SEO per blog

Partiamo dall’inizio: cos’è la SEO e che cosa significa SEO per blog o siti web.

Per SEO si intende esattamente questo, come riporta anche Wikipedia.

Con il termine ottimizzazione per i motori di ricerca (in lingua inglese Search Engine Optimization, in acronimo SEO) si intendono tutte quelle attività volte a migliorare la scansione, l’indicizzazione e il posizionamento di un’informazione o contenuto presente in un sito web, da parte dei crawler (detti anche bot) dei motori di ricerca (quali ad esempio Google, Yahoo!, Bing, Yandex, Baidu ecc) al fine di migliorare (o mantenere) il posizionamento nelle SERP (pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web).

In pratica, è l’unico modo per far sì che il tuo blog o il tuo sito web sia rintracciabile da chi sta cercando un’informazione (e soprattutto da chi ancora non sa che tu quella informazione ce l’hai, perché non sa ancora chi sei e che cosa fai). Trovandoti, potrebbe piano piano conoscerti, apprezzarti e poi trasformarsi in un nuovo cliente (o nuovo affezionato lettore, se hai un blog per passione).

5 cose basilari da sapere sulla SEO per blog o siti web

Quindi, per te che hai un blog oppure un sito web con una sezione blog all’interno, quanto è importante la SEO? Tantissimo. Vediamo di capire perché, con questi primi 5 concetti base, per te che dal blog o dal sito web non stai ancora ottenendo i risultati che vorresti.

1. Non metterti al centro di tutto

Ricordati che il tuo blog non è più un diario online (concetto vecchio, siamo negli anni ’20 ormai). Non devi raccontare qualcosa che agli altri non interessa (a meno che non sia utile alla storia che vuoi raccontare): metti da parte te stesso e pensa a chi ti sta leggendo. Si tratta del tuo spazio per far sentire la tua voce, ma devi avere qualcosa da dire, devi essere bravo in materia, devi scrivere qualcosa che ancora manca sul web. Devi dare qualcosa e devi avere un valore aggiunto. E non pensare troppo a te stesso. Immedesimati nel lettore che sta cercando di risolvere un problema o di trovare una risposta digitando poche paroline magiche su Google: che cosa scriverà? Ecco, è da qui che devi partire a pensare e a scrivere il tuo titolo e il tuo articolo.

2. Focalizzati sul bisogno del lettore

A seconda del tuo settore e dell’argomento del post che vuoi scrivere, assicurati di essere il contenuto migliore che l’utente possa trovare: sii esaustivo, pensa a quello che vuole trovare lui e fornisciglielo senza titoli sensazionalistici. Sii onesto e scrivi solo cose di cui sei certo. Approfondisci il tema finché puoi e poi fermati. Se lo troverà di pubblica utilità, ben scritto e completo, sarà lui a consigliarlo ai suoi contatti. O magari si iscriverà alla tua newsletter, o ancora visiterà anche il tuo shop online. E si trasformerà da semplice navigatore del tuo blog/sito a nuovo cliente. Pensando a quello che l’utente cerca e fornendogli una soluzione attraverso un nuovo articolo sul tuo blog, stai intercettando il pubblico interessante per il tuo prodotto/servizio: è qui che domanda e offerta si incontrano. Lui cerca qualcosa, tu ti fai trovare attraverso quel qualcosa (con le parole giuste).

3. Chiarisci fin dall’inizio qual è la parola chiave del tuo post

Tutto deve ruotare attorno a lei, la magica parola chiave (keyword). Può essere una singola parola oppure una breve frase composta da più parole, l’importante è che sia chiaro prima di tutto a te qual è l’obiettivo del post: posizionarti sul web per quello specifico argomento. Quindi andrai a ottimizzare l’articolo per quella specifica parola posizionandola nei punti fondamentali: all’inizio, più volte nello sviluppo, alla fine, nei titoli di paragrafo, nella URL, nel titolo SEO e nella meta description. Ma non esagerare: il keyword stuffing può generare l’effetto contrario e farti penalizzare dai motori di ricerca!

4. Ottimizza anche le immagini

Che non vuol dire solo inserire la parola chiave nell’ALT title e nella descrizione dell’immagine (su WordPress puoi farlo in modo semplice e veloce). Ma significa anche e soprattutto rinominare i file prima del caricamento (pinco_pallino.jpeg, per esempio), a seconda del soggetto che la foto ritrae e il tema che si sta affrontando. Poi alleggerirla: perché caricare sul blog una foto che pesa 1,5 mega rallenterà sicuramente il caricamento delle pagine, soprattutto se sei solito inserirne molte, come accade nei blog di viaggi. Quindi cerca di non caricare mai fotografie più pesanti di 100-200 kb (meglio sempre sotto ai 100, se possibile). Puoi farlo con Photoshop o con altri tool (io uso il plugin Imagify e il sito web iloveimg.com. In questo modo le tue immagini parleranno più facilmente ai motori di ricerca e permetteranno all’articolo di posizionarsi meglio nella SERP.

5. Scrivi a blocchi e facilita la lettura individuando le keyword secondarie

Non scrivere solo 300 parole ma neanche 30.000: in generale, a seconda dell’argomento da trattare, un buon contenuto può essere un articolo di 1.000-2.000 parole. Qui hai lo spazio per essere abbastanza esaustivo e certamente non superficiale. Suddividi poi il testo in paragrafi, sfrutta gli H1, H2, H3 per far comprendere meglio l’argomento di volta in volta trattato e facilitare così la lettura fino alla fine.

Infine, non dimenticare anche di utilizzare le keyword secondarie, quelle che semanticamente ruotano attorno alla parola chiave principale: aiuteranno i motori di ricerca a comprendere meglio di che cosa tratta l’articolo e quindi a posizionarlo meglio nel tempo.

 

Ah, ovviamente non aspettarti i risultati domani: la SEO è una materia ostica, che evolve in continuazione e che ha bisogno di tempo per far vedere i frutti del proprio lavoro. E sicuramente richiede anche l’affiancamento di un consulente web marketing dedicato proprio a questo, perché il copywriting così come il blogging vanno a braccetto con chi fa SEO dal mattino alla sera.

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